Le origini
Nel 1630 Cavallermaggiore era nuovamente funestata da una pestilenza ed il Comune, per sfuggire ai danni ed alla morte causata dal contagio, eleggeva San Rocco a Compatrono della Città, unitamente a San Giorgio, San Sebastiano ed alla Madonna delle Grazie. Un piccolo oratorio, situato presso la porta Molina, all'inizio della via per Bra, fu eretto in onore di questo Santo, e fu costituita la Confraternita di San Rocco che raccoglieva Confratelli e Consorelle. Essendo aumentato il numero dei Confratelli, si decise la costruzione di una nuova Chiesa.
Fu incaricato del progetto Giovenale Boetto nel 1671, ma si iniziò la costruzione solo dopo la morte del Boetto, nel 1681.
La chiesa
La facciata, a due ordini di pilastri con quattro nicchie ai fianchi, è opera del maestro Quadrumani, architetto ticinese, e fu costruita nel 1718. Il campanile fu costruito nel 1702 e, benché il Boetto fosse già morto, pur tuttavia fu innalzato secondo il suo progetto. È un'opera slanciata, alta 36 metri, terminante in un grosso cipollone. L'interno, molto semplice, fu realizzato tardi, ma su chiari schemi boettiani. Trattandosi di Confraternita, è preminente il problema del coro come luogo di raccolta dei Confratelli per l'ufficiatura. Di qui la creazione di due spazi principali: il primo per i fedeli, con accenno allo schema a croce; poi, al di là di un breve giunto, il secondo vano per il coro. Le pareti sono snellite da fitti nodi di congiunzione di lesene che confluiscono in cornici leggere ed armoniose dalle quali si innalza un'agile volta che dà grazia a tutta la costruzione.
Tipiche le loggette laterali del coro. Gli stalli del coro sono singolarmente scolpiti con gusto. A sinistra, entrando, appare l'altare della Compagnia della SS. Trinità per il riscatto degli schiavi; a destra un altare sormontato dallo stemma della famiglia Ferreri, con una pala raffigurante la Deposizione del Signore dalla Croce, firmata e datata: "Michelangelo Molineri fece: 1722".
Le statue
Questa chiesa possiede un'ottima statua di Maria Santissima Addolorata, opera pregevole del Clemente. Una grande statua di Sant'Antonio è attribuita a Carlo Giuseppe Plura. La statua di San Rocco è del 1840 e fu acquistata dai Confratelli con il ricavato di una lotteria, che aveva come primo premio un magnifico puledro donato alla Confraternita da un ignoto benefattore.
La Compagnia
Nel 1764 era stata fondata nella Confraternita la Compagnia della SS. Trinità per il riscatto degli schiavi. Svolse attività caritativa notevole ed il ricavato delle collette era devoluto a scopi di assistenza ai poveri ed ai cristiani riscattati dalla prigionia dei musulmani.
Scopi attuali della Confraternita
Celebrare le Feste dei Santi Protettori.
Celebrazione del Santo Rosario il primo giovedì del mese.
Partecipare ai riti funebri, in particolare per i Confratelli.
Servizio di Camera Funeraria.