Fin dall’antichità il culto dei morti e i riti funebri hanno rivestito un ruolo identitario di primaria importanza. Dagli egizi ai greci, dai romani ai regni e dai feudi di epoca medievale fino ad arrivare ai nostri giorni, le esequie sono state caratterizzate da modalità di svolgimento e cerimoniali diversi, conseguenza diretta della religione professata ma anche degli usi e costumi contraddistintivi delle varie civiltà. Forme di sepoltura e rituali hanno subito una costante evoluzione nel corso dei secoli e ancora in tempi recenti le abitudini sono mutate profondamente. In un’Italia non così tanto lontana cronologicamente, ad esempio, la maggior parte dei decessi avveniva in casa, dove avveniva la visita dei congiunti, la recita del Rosario, la veglia funebre e dove la salma restava fino al momento delle esequie.

Oggi, invece, la Sosta del Feretro a domicilio diventa spesso difficile da allestire per mancanza di spazi adeguati e perché non è scontato avere una persona sempre presente per ricevere familiari e amici che vogliono rendere omaggio al defunto.

 


Progetto per la Sosta del Feretro

 

 

La Sosta del Feretro nella confraternita di San Rocco salvaguarda nel migliore dei modi sia la dimensione privata che quella comunitaria del lutto.

 

 

 

La posizione adiacente alla Chiesa di San Michele e l'ampio parcheggio di piazza Vittorio Emanuele II rendono la Confraternita di San Rocco il luogo ideale per allestire la Sosta del Feretro.

 

La permanenza di una salma nella Confraternita permette di ricevere le visite dei congiunti, porta l'abbraccio di tutta la comunità ai famigliari, con l'opportunità di recitare il Santo Rosario. Stringersi idealmente intorno a chi non c’è più condividendo ricordi e testimonianze. Un luogo dove il feretro può restare fino al momento delle esequie.


Per informazioni scrivi una mail a info@confraternitasanrocco.it o utilizza il modulo di contatto.